sabato 23 marzo 2013

23 marzo. Sabato V settimana di Quaresima

Cristo è morto per me

Nell’omelia il Santo Padre ha proposto una breve riflessione sulle letture liturgiche del giorno e, in particolare, sul brano del Vangelo di Giovanni (11, 45-56) dove si leggono le parole del sommo sacerdote Caifa ai capi dei sacerdoti e ai farisei riuniti nel sinedrio e il commento dell’evangelista: «Gesù doveva morire per la nazione, e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi». 
Gesù è morto per il suo popolo ed è morto per tutti. Ma questo non va inteso nel senso della globalità: vuol dire che Gesù è morto per ciascun uomo singolarmente. Ogni cristiano deve dunque dire: «Cristo è morto per me». È questa la massima espressione dell’amore di Gesù per ogni uomo. E dalla consapevolezza di questo amore  dovrebbe nascere un grazie. Un grazie talmente profondo e appassionato che potrebbe anche trasformarsi in lacrime di gioia sul volto di ogni fedele. 

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